FaberForm ECM
Il ruolo del microbiota intestinale
nella dietetica clinica del cane e del gatto
Responsabile Scientifico
Prof. Giacomo Rossi
domenica 25 ottobre 2020
9.30 – 12.30 e 14.15 – 17.15
live + registrazione fino al 10 novembre 2020
Webinar 6 h con SPC
Faculty
DVM, PhD, MS, DECZM (WPH),Full Professor of Veterinary General Pathology, Physiopathology and Immunopathology. Past President of AIVPA. School of Biosciences and Veterinary Medicine. Department of Veterinary Science, University of Camerino.Vedi Curriculum
Prof. Giacomo BIAGI
Laureato in medicina veterinaria. Professore associato presso DIMEVET, UniBo. Responsabile del Servizio di Produzioni animali e Sicurezza alimentare (SPASA). Membro del FEDIAF Scientific Advisory Board. Attualmente, presso l’Ateneo di Bologna, è titolare dell’insegnamento di “Alimentazione degli animali da compagnia” per il corso di laurea in Medicina Veterinaria.Vedi Curriculum
Presentazione
Il seminario online propone una overview sul microbiota intestinale, illustrando nuovi approcci diagnostici e terapeutici per le malattie del tratto gastroenterico e non solo del cane e del gatto.
Si parte da una disamina teorica della materia per giungere attraverso l’esemplificazione pratica, basata su situazione cliniche reali, a dimostrare come lo studio avanzato del microbiota possa indicare nuovi markers clinici sensibili e specifici di malattia.
Programma
Sessione Mattino – Prof. Giacomo Rossi
9.30 – 10.30
Composizione del microbiota intestinale del cane e del gatto: concetti di eubiosi e di disbiosi alla luce dell’indice di disbiosi e della sua interpretazione.
10.30 – 11.30
Cross-talking tra microbiota e mucosa intestinale: segnali biochimici e di natura immunologica /metabolica. Le basi molecolari della connessione tra intestino e altri apparati.
11.30 – 12.30
Importanza e innovazione dell’approccio “omico” al tratto gastroenterico dell’uomo e degli animali – Conoscere per capire la base patogenetica delle malattie.
Sessione Pomeridiana – Prof. Giacomo Biagi
14.15 – 15.15
La modulazione per via alimentare del microbiota intestinale di cani e gatti
15.15 – 16.15
Il ruolo del microbiota intestinale nelle enteropatie croniche di cani e gatti
16.15 – 17.15
Il ruolo del microbiota intestinale nelle “altre” patologie croniche di cani e gatti
Obiettivi e Contenuti delle lezioni
Prof. Giacomo Rossi
Composizione del microbiota intestinale del cane e del gatto: concetti di eubiosi e di disbiosi alla luce dell’indice di disbiosi e della sua interpretazione.
Il principale obiettivo della lezione
è quello di illustrare la composizione generale e peculiare del microbiota intestinale (M.I.) del cane e del gatto, e di mettere in evidenza la relazione tra l’assetto del MI e lo sviluppo di uno stato patologico a carico dell’ospite.
Strettamente associato al concetto di alterazione del MI infatti vi è quello di alterazione del metaboloma corrispondente, ovvero il cambiamento dei differenti patways metabolici che al mutare dell’assetto tra le differenti specie batteriche, si produce.
Questo nuovo profilo metabolomico si allontana da quello parafisiologico o “eubiotico”. La disbiosi, le alterazioni del metaboloma enterico e la flogosi conseguente con aumento della permeabilità intestinale espongono l’individuo alla attivazione di sistemi extra -ed endo cellulari che a loro volta attivano il sistema immunitario ed il sistema neuro-vegetativo, aprendo la strada alle malattie infiammatorie intestinali croniche (MICI).
Tramite l’utilizzo dell’Indice di Disbiosi (D.I.) oggi è possibile effettuare a costi relativamente contenuti e in tempi rapidi un esame del “core” del microbiota del paziente al fine di valutarne la condizione di stato eu- o disbiotico, ma anche di valutarne la composizione andando a caratterizzare la concentrazione, aumentata o diminuita, di alcuni Taxa/Famiglie/generi/specie batteriche che sono strettamente legati alla condizione di “salute” come a quella di stati patologici peculiari. Sulla base di alterazioni del “DI” si distinguono clinicamente cinque diverse tipologie di Disbiosi Intestinale (carenziale; putrefattiva; fermentativa; da sensibilizzazione; da funghi). Verranno quindi brevemente esaminate, in forma comparativa, le modificazioni del core del microbiota nelle differenti patologie umane (IBS, IBD, CD, UC), canine e feline (IBS, IBD, HUC, SRD, IRE, CC) evidenziando come le differenze di questi due modelli siano insite nell’evoluzione delle tre specie medesime e in accordo con la tipologia onnivora, semi-carnivora e carnivora dell’habitus alimentare dell’ospite.
Cross-talking tra microbiota e mucosa intestinale: segnali biochimici e di natura immunologica /metabolica. Le basi molecolari della connessione tra intestino e altri apparati.
La lezione ha l’obiettivo di
evidenziare come il microbiota del tratto gastrointestinale possa influenzare in senso positivo e negativo il sistema immunitario e i sistemi di comunicazione – omeostasi cellulari legati agli altri apparati, principalmente il sistema nervoso centrale e periferico, l’apparato respiratorio, l’apparato genito-urinario e, ovviamente, l’attività epatica.
Si richiama il termine di disbiosi, definita come una alterazione quanti/qualitativa del microbiota intestinale che appare associata sia direttamente che indirettamente alle alterazioni dei sistemi-apparato ricordati. Si valuteranno in particolare i sensori cellulari esterni ed interni (sistema dei Toll like receptors e sistema delle proteine NOD1/2) ed il meccanismo di trasduzione di un segnale PAMPs in una attivazione (derepressione) genica con trasduzione e sintesi di un fattore di natura cito- od interleukinica responsabile dell’effetto biologico.
Verranno trattate anche le vie di stimolazione endocannabinoide, oltrechè il meccanismo di stimolazione via LPS dell’attività epatica e quello del Triptofano/kinurenina. Si passerà quindi a illustrare rapidamente lo stimolo del sistema di tolleranza orale o di attivazione infiammatoria cronica.
Nella parte terminale della lezione si metterà in risalto l’associazione di metaboliti tossici o potenzialmente tossici prodotti dal microbiota disbiotico, e gli effetti sulla proliferazione linfocitaria, sul danno al DNA cellulare e mitocondriale (tramite effetto dei ROS e delle amine biogene).
In particolare si illustrerà una nuova corrente di pensiero che rivede nel cross-talking tra microbiota e mitocondri la base patogenetica e il primo evento scatenante di tutte la patologie su base disbiotica.
Importanza e innovazione dell’approccio “omico” al tratto gastroenterico dell’uomo e degli animali – Conoscere per capire la base patogenetica delle malattie.
L’obiettivo principale della lezione è
quello di capire, attraverso l’approccio “omico”, come si possono correggere alcune disfunzioni o patologie condizionate e come si possa ritornare ad un meccanismo di omeostasi cellulare/organica ripristinando un corretto ambiente batterico del tratto gastrointestinale.
Verrà analizzato uno studio dove si dimostra che la costipazione cronica o comunque le turbe da dismotilità gastrointestinale possono essere migliorate/curate con uso di probiotici in base al fatto che attraverso questi si può indurre un ripristino ed una migliore funzionalità delle cellule di Cajal, neuroendocrine, ed a funzione di “segnapassi” o pacemaker della peristalsi G.I. Proseguiremo poi con la valutazione di altri tre studi dove si evidenzia come un miglioramento del microbiota intestinale possa avere ripercussioni sull’asse intestino-cervello riducendo la formazione di placche amiloidosiche a livello del SNC, migliorando le funzioni neurocognitive e migliorando il metabolismo dei grassi/glucosio.
Passeremo poi a valutare il suolo benefico di una integrazione probiotica sull’espressione recettoriale endocannabinoide intestinale e sulla regolazione della componente mastocitaria della mucosa intestinale, con miglioramento di sindromi quali l’IBS.
Passeremo poi alla valutazione degli effetti della modulazione del microbiota, sul meccanismo di tenuta dei complessi giunzionali enterocitari, sia in corso di patologie infiammatorie croniche, che di condizioni infiltrative neoplastiche della mucosa enteerica (linfoma intestinale), che in corso di sindromi post-infettive con virus immunodeprimenti (HIV, retroviridae).
Affronteremo dunque da un punto di vista proteomico e microbiomico il problema della linfangiectasia intestinale e della sindrome da proteinodisperdenza, sia in corso di patologia intestinale, sia in corso di sindrome cirrotica epatica.
Nella parte conclusiva della lezione verranno anche evidenziate le “finestre” temporali in cui può essere più facile intervenire sulla composizione del microbiota G.I. e modificarne in senso positivo e funzionale l’attività.
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